Nissan Fairlady: auto modesta ma con grandi potenzialità

La Nissan propone la serie nel 1969 con l'intento di creare un'auto sportiva di lusso (come alcuni possono evincere dal nome "bella donna").


La storia comincia negli anni 60 quando la Nissan prova la collaborazione con Yamaha, con questa la casa voleva proporre nuovi modelli. La Nissan però preferì troncare la collaborazione perchè alcuni punti del progetto non andavano bene come ad esempio il motore Yamaha (la Yamaha poi andò a collaborare assieme alla Toyota contribuendo alla progettazione della splendida GT2000).
La casa automobilistica giapponese non abbandonò affatto quella che doveva divenire un'auto sportiva a due posti a prezzi accessibili.

Nissan/Datsun 240Z
Nasce quindi la prima di una lunga generazione di auto che hanno appassionato moltissime persone allo stile Nissan e alla Fairlady (più comunemente detta "Nissan Z").
Nel 1970 viene presentata la 240Z (S30) con delle linee nuove che si distaccavano notevolmente da quelle delle muscle car americane(linea molto tipica delle Datsun Sport roadster) e con motorizzazioni relativamente di piccola cilindrata: è presente la versione per il mercato americano con un motore L6 (6 cilindri in linea) da 2.4 litri a due carburatori con una potenza di 151 CV (113kW) e quella per il Giappone dotata di un SOHC L6 da 2 litri ​​che
Motore GTR2000 nella Z432
produce 130 CV (96 kW), per il giappone però è presente anche una versione speciale a Z432 (PS30) che ha lo stesso motore L6 S20 2 litri DOHC della Nissan Skyline GT-R 2000 da 160 CV (118kW), la versione giapponese JDM aveva il distintivo stemma Fairlady Z sui parafanghi inferiori con il distintivo numero 432 sopra (la denominazione 432 sta per 4 valvole, 3 carburatori, e 2 alberi a camme).
Nel 1974 viene rilasciata la 260Z (come suggerisce il nome è dotata di propulsore da 2.6 litri), sebbene in questa versione il motore sia più grosso la potenza non è aumentata , aggirandosi attorno ai 140 CV negli stati uniti, in altre aree geografiche invece (dove il motore non ha subito modifiche agli alberi a camme, carburatori, alla compressione per conformarsi alle nuove normative sulle emissioni) la potenza arrivava a 154 CV (113 kW).
Qualche anno dopo solo nel nord America venne messo a disposizione un nuovo modello più lussuoso e potente la 280Z con motore da 2.8 litri e con un sistema di iniezione Bosch (che sostituiva i precedenti carburatori SU) e con ciò la potenza arriva a 170 CV (127kW). È bene non confondere la 280Z con la successiva ZX che appartiene ad una nuova generazione che parte dal 1978.


Nissan/Datsun 280ZX

Con la 280ZX comincia la seconda generazione, questa è caratterizzata da un complessivo miglioramento negli interni e nelle rifiniture, rendendo l'auto più lussuosa per soddisfare le crescenti esigenze dei consumatori, venne aggiunto inoltre un hardtop e due nuove motorizzazioni un turbo 2,8 litri L28 L6 da 180CV (130 kW) e con una coppia di 275 N·m, e una versione più tranquilla con un motore ad aspirazione naturale da 135 CV (101 kW) e 195 N·m di coppia.





Nissan 300ZX SS



Nel 1984 si ebbe una svolta, una decisione che caratterizzò tutte le generazioni fino a quella odierna, si tratta dell'utilizzo di un motore a V e non più in linea, introducendo quindi la nuova serie Nissan con motore V6 da 3.0 litri, soprannominato VG. Disponibili sia VG30E aspirato e turbocompresso VG30ET producendo 160 e 200 CV (120 e 150 kW) rispettivamente, anche se alcuni VG30ET che alimentavano la serie Z producevano 228 CV (170 kW) a causa di modifiche legate a vincoli sulle emissioni meno restrittivi. Il motore comunque poteva dare ancora qualcosa, infatti nel mercato giapponese l'auto aveva qualche cavallo extra. La 300ZX Z31 divenne una vetture con degli standard, quali raffinatezza degli interni, tenuta e accelerazione (anche la linea non è stata trascurata, anche se con un profilo simile alle precedenti si differenzia per un design più attuale per l'epoca con linee cuneiformi e paraurti e luci più attuali), molto elevati che le hanno permesso di raggiungere livelli di vendita pari a 70000 unità.
Nel 1985-1986 il modello viene rivisto con aggiornamenti tra cui un turbocompressore raffreddato ad acqua, fanali posteriori affumicati, paraurti in tinta con l'auto, passaruota svasati, pannelli laterali posteriori progettati appositamente per deviare al meglio l'aria. Nella versione turbo non può mancare la piccola feritoia sul cofano sul lato conducente per far entrare aria fresca per il motore. Tra il 1987 e 1988 altre modifiche furono fatte per adeguare il modello al veloce invecchiamento, ad esempio vennero ridisegnati i paraurti anteriore e posteriore e le nuove luci posteriori, al motore invece il turbocompressore è stato cambiato dal turbo Garrett T3 ad un T25, in modo da avere una minore inerzia e tempo di spool fornendo una spinta immediata a qualsiasi regime di giri utilizzabile. Una edizione speciale, la "Shiro Special" (SS), rilasciata nel 1988, disponibile solo in bianco perla (shiro significa "bianco" in giapponese)e comprende indicatori analogici e climatizzatore con interno nero, sbarre di ondeggiamento più rigide, molle più rigide, sedili speciali (Recaro), un differenziale a slittamento limitato, e un splitter anteriore. 


Nissan 300ZX Z32

Nella 300ZX Z32 l'unica cosa che è rimasta invariata rispetto alla precedente generazione Z31 è il motore V6 da 3,0 litri, ora con doppio albero a camme (DOHC), fasatura variabile delle valvole (VVT) e ben 222 CV (166 kW) con una coppia 268 N·m nella versione aspirata. Ma i veri  appassionati aspettavano l'uscita della turbo, ora con due turbocompressori Garrett e dual intercooler. L'auto quindi aveva a disposizione ben 283 CV (208 kW) e 384 Nm di coppia. Le prestazioni in accelerazione sono molto buone, circa 6 secondi per raggiungere i 100 km/h (la versione ad aspirazione naturale impiega 7 secondi) con un velocità massima di 250 km/h autolimitata. L'impianto frenante comprende dischi anteriori autoventilati 280x30mm con ABS e pinze a 4 pistoncini, e dischi posteriori ventilati da 11.75" e pinze a doppio pistoncino.
Alla sua uscita, la nuova 300ZX è diventata un successo immediato, vincendo il "Motor Trend" di "Import Car of the Year" nel 1990 e "Uno dei Top Ten Performance Cars".




La Z32 venne sviluppata tramite un software CAD che ha permesso di inserire nuovi dispositivi e ottimizzare lo spazio, sui modelli Twin Turbo infatti venne montato il sistema a quattro ruote sterzanti Super HICAS (usato anche nella Nissan R34). La linea era stata totalmente adeguata agli standard degli anni 90 con curve molto dolci e un profilo da vera auto sportiva. Le 300ZXs erano disponibili con T-top, ma ci sono stati alcuni hardtops rari (conosciuta come "slicktops").

Nissan concept 1999





Durante l'attesa per la generazione successiva Nissan ha lanciato una concept car al 1999 North American International Auto Show, un ritorno all'originale, praticamente una reinterpretazione in chiave moderna della 240Z, inoltre era perfettamente funzionante, con il 2.4 litri KA24DE 4 cilindri in linea con 200 CV (150 kW) e 244 N·m di coppia.



Nel 1999 la società francese Renault ha acquistato il 44,4% di Nissan,  la Renault è diventata chief operating officer Nissan. Nel 2001, quando Carlos Ghosn è diventato amministratore delegato disse ai giornalisti: "Costruiremo noi la nuova Z".
Nissan Nismo 350Z

L'8 gennaio del 2001, Nissan ha presentato la 350Z detta anche Z33, debuttando al "North American International Auto Show" di un arancione brillante che ha subito attirato l'attenzione. Lo stile è il risultato di una competizione tra Giappone ed Europa, e studi di design americani, usando come punto di riferimento per quest'auto la Porsche Boxter.
Nell'estate del 2002, la 350Z viene commercializzata con un poderoso motore 3.5 litri DOHC V6 denominato VQ35DE trovato in più automobili Nissan(tra cui la Skyline e Pathfinder),motore che inizialmente erogava 287 CV (214 kW) e 371 N·m di Coppia, ma nel 2005 è stato portato a 300 CV (220 kW) e 353 N·m di coppia; accoppiato a uno un cambio manuale a 6 marce o automatico a 5 marce. La coupé 350Z è disponibile in 5 allestimenti che variano dal più standard a quello più performante con assetto da pista.
Il modello base 350Z, rispetto ai pacchetti più costosi, è privo di differenziale autobloccante e di
sistema di controllo della trazione. Touring e Grand Touring modelli entrambi dotati di sedili in pelle, equipaggiate con sistemi di intrattenimento Bose, navigazione satellitare opzionale, VDC (Vehicle Dynamic Control), mentre i modelli Gran Turismo hanno ruote forgiate in lega leggera, l'impianto frenante Brembo che si trova anche nei modelli Nismo. Nel 2007, Nissan presenta il modello Nismo cerchi Rays alleggeriti, e gli interni essenziali, ma ha aggiunto un body kit aggressivo, alberi a camme rivisti, uno scarico sportivo Nismo , spoiler anteriore e posteriore e diffusore posteriore, e un impianto frenante Brembo che vanta all'anteriore quattro pistoncini per pinza e sulle posteriori  due pistoncini.

Nissan 370Z

L'ultima generazione di Fairlady (si spera non sia l'ultima) riprende le linee della precedente e mette assieme un'auto dalle linee irresistibili a delle prestazioni che arrivano a livelli mai toccati dal modello. Il 30 dicembre 2008, infatti, la 370Z viene presentata come nuovo modello per il 2009.
La 370Z (Z34) è ora alimentata da un motore V6 da 3.7 litri di produzione Nissan, il VQ37VHR. La potenza di questo propulsore ad aspirazione naturale varia da 330 a 350CV con una coppia massima di 373 N·m, a seconda del mercato e la variante. Grazie a questo motore la 370Z va da ferma a
Nissan 370Z Nismo 2009
100km/h in 5 secondi. L'auto è disponibile con un cambio manuale a sei marce o uno automatico a sette marce con levette al volante. La nuova 370Z viene proposta anche nella versione Nismo e roadster. Per quanto riguarda la versione Nismo essa riporta tutti i punti di forza della Nismo 350Z
in questa versione introducendo però un cambio a sei marce il quale è il primo cambio manuale con
un sistema SynchroRev Match, che regola automaticamente l'acceleratore in base al numero di giri e la trasmissione durante la scalata, ottenendo così lo stesso effetto della tecnica punta-tacco usata dai piloti professionisti durante la scalata. L'areodinamica della versione Nismo è stata curata dalla Autech.

Nissan 370Z Nismo 2015

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