Porsche 918: l'Hypercar di Porsche

Nel mondo dell'auto sono presenti varie categorie di auto: le cabrio, le hot hatch, le supercar e molte altre...ma se qualcuno vuole qualcosa di più estremo e costoso bisogna andare a ricercare le HYPERCAR. Ecco cosa la Porsche ha creato per contrastare la Mclaren P1 e LaFerrari della casa di Maranello, le ultime tre hypercar presentate.



Dotata di tre motori: due elettrici posizionati uno nell'asse anteriore e uno nell'asse posteriore e un motore V8 alimentato con la più classica benzina. Totale: 893 cv e 1275 nm di coppia massima scaricati a terra tramite la trazione integrale permessa grazie al motore elettrico anteriore. Nello specifico 608 cv vengono sprigionati dal V8, che è un'evoluzione del motore da competizione montato nel prototipo RS spyder che correva nella serie LMP2 del campionato mondiale endurance. Un motore collaudato e potente che mantiene anche nella 918 la lubrificazione a carter secco. Il motore elettrico posteriore invece eroga 156 cv mentre quello anteriore 126 cv. Quest'ultimi vengono alimentati grazie ad una potente batteria agli ioni di litio, che presenta tra le sue caratteristiche la leggerezza e la potente erogazione dell'energia, raffreddata a liquido e posizionata dietro alla cellula dell'abitacolo per ripartire al meglio i pesi, che in un'auto del genere è una delle cose che bisogna calcolare al meglio per permettere al veicolo di mantenere un'ottima maneggevolezza. Inoltre i due motori servono anche per recuperare l'energia cinetica in frenata, usata poi per ricaricare la batteria. Il cambio di quest'auto e il famoso PDK (Porsche Doppelkupplung) che permette velocità di cambiata nell'ordine dei millisecondi, senza cali nel flusso di potenza erogata dal motore.


Esteticamente l'automobile presenta una linea abbastanza inedita al confronto con gli altri modelli della casa di Stoccarda, molto slanciata e futuristica, i terminali di scarico che escono direttamente da sopra il motore, cosa mai vista prima d'ora in un auto, sono molto belli da vedere e donano qualcosa di particolare all'auto. La carrozzeria non è da coupè come ci si può aspettare da un auto del genere, bensì essa presenta un'impostazione targa, cioè nè roadster nè coupè, che basta però per viaggiare con il vento tra i capelli. I due pannelli che servono per ricoprire il tetto in caso di maltempo sono di carbonio e sono stipati nel bagagliaio anteriore quando non vengono usati.Passando agli interni dell'auto invece troviamo la ciliegina sulla torta. Carbonio, alcantara e altri materiali esotici impreziosiscono gli interni di questo gioiello ingegneristico, migliorati dalla tecnologia del XXI° secolo rappresentata da scermi touchscreen e cruscotti  creati da pannelli TFT che ci permettono di leggere ogni informazione utile in un colpo d'occhio.



Per finire in bellezza, non possono mancare le prestazioni, che in una hypercar sono di altissimo livello. La Porsche 918 scatta da 0 a 100 km/h in soli 2,6 secondi, da 0 a 200 km/h in 7,6 secondi e da 0 a 300 km/h in soli 23 secondi. 

Livrea MARTINI RACING
Inoltre è disponibile la versione Weissach package che rende l'auto più leggera di 40 kg e, a piacimento del cliente, si può scegliere tra due livree: la Salzburg ring o la livrea MARTINI RACING, storico sponsor della Porsche nelle auto da Lemans tra cui la Porsche 917. Nel 2011 invece Porsche decise di gareggiare alla 24 ore del Nurburgring con una Porsche 918 RSR dotata di un volano per il recupero dell'energia cinetica in frenata, che poteva raggiungere i 36.000 rpm e quest'ultimo poteva rilasciare la potenza accumulata, quando la si richiedeva, attraverso un pulsante che permetteva al motore alimentato a benzina in combinazione a quello elettrico di erogare 767 cv di potenza massima.

Porsche 918 RSR